Corrente filosofica tedesca, di stretta osservanza kantiana, di cui furono
massimi rappresentanti H. Cohen, professore all'università di Marburgo
dal 1873 al 1912, P. Natorp, E. Cassirer. I pensatori di questa scuola tendono a
interpretare le categorie kantiane come leggi del pensiero logico-matematico,
per cui esse non sono più giustificate, come in Kant, dalla
necessità di unificare il sensibile al fine di stabilire un valore
morale, ma unicamente in vista della fondazione di una natura intesa
scientificamente. Organo ufficiale della scuola fu la rivista "Philosophische
Arbeiten", pubblicata dal 1906 al 1915.